Adriana
Mazzarella
ALLA RICERCA
DI BEATRICE

Il viaggio di Dante
e l'uomo moderno
Adriana Mazzarella è medico pediatra
e psicoterapeuta junghiana, membro della IAAP (International Association
for Analytical Psychology, del CIPA (Centro Italiano di Psicologia
Analitica), della ISST (International Society for Sandplay Therapy, fondata
da Dora Kalff) e membro fondatore e didatta della AISPT (Associazione
Italiana per la Sand Play Therapy). Il suo primo contributo sull’argomento
risale al 1977 (Il processo di individuazione e la Divina Commedia);
ha tenuto in seguito numerosi seminari presso il CIPA e altri istituti di
cultura. |
"Ho
avuto il privilegio di poter seguire, nel corso degli ultimi
diciotto anni, la nascita e la crescita di questo libro che Adriana
Mazzarella ha scritto non soltanto con la sua mente profondamente
psicologica, la sua vasta erudizione, l’esperienza della vita vissuta e
l’impegno generoso nei confronti di chi si rivolge a lei quale amica e
quale medico, ma soprattutto con il suo cuore. (...)
Oggi sono minacciati l’umanità intera e l’individuo
responsabile, che è il risultato più prezioso della creazione e dell’evoluzione.
Lo stesso C. G. Jung, a cui è ispirato il libro di Adriana Mazzarella, ha
constatato che l’uomo moderno non può semplicemente credere, ma ha
bisogno di capire. (...)
Adriana Mazzarella fa rivivere profondamente
il messaggio che Dante, con la sua vita e la sua opera, ha lasciato in
eredità all’uomo moderno: lo incoraggia a credere, in modo critico, nel
proprio sentimento e nella propria unicità individuale onde affrontare l’avventura
creativa della propria vita, vissuta alla ricerca del ‘senso’".
(Dalla Presentazione di Dieter Baumann)
"La Divina Commedia, come ha
lasciato intendere il suo stesso Autore, è un’opera ‘polisensa’, ha
cioè più significati dei quali almeno quattro sono i principali:
letterale, allegorico, morale, anagogico. Proprio quest’ultimo
significato – spirituale e trascendente – è sfuggito alla maggior
parte dei commentatori. Ciò ha reso incompleta e insoddisfacente la
comprensione della Commedia, che rischia di apparire come un’opera
legata a un’epoca storica ormai sorpassata, da studiare ‘intellettualmente’
nei suoi termini storici, filosofici e letterari, ma la cui visione della
vita non ci riguarderebbe ormai più.
La Commedia (...) non può essere compresa
col solo aiuto dell’intelletto razionale. Come tutte le grandi opere che
hanno un profondo senso umano e sacro, essa deve essere riscoperta ‘spiritualmente’
in ogni epoca, non diversamente da come Dante aveva reinterpretato e
rivissuto, secondo lo spirito del suo tempo, i valori dell’antichità".
(DallaPrefazione dell’autrice)
JED/5, pp.
576, f.to 14x21, ill., Euro 25,00
ISBN 88-87131-16-3, III ed. dicembre 2006 |